Passeggiate in gruppo a scopo di svago e culturale
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L'anello parte da Cala Galera e vi ritorna dopo aver attraversato il borgo di Porto Ercole e aver toccato i quattro forti spagnoli.
Lasciata la macchina a Cala Galera (in bassa stagione si trovano posti a bordo strada prima di entrare nella zona portuale) si salgono delle scalette a destra (vi sono un paio di punti di accesso) accedendo ad una carrareccia che presa verso sinistra conduce al Forte Santa Caterina, attualmente adibito a residenza privata.
Da qui si può salire o con una mulattiera diretta (percorso più breve) o seguendo il sentiero sulla scogliera (percorso più lungo) alla seconda roccaforte ossia il Forte Filippo, che prima dell'occupazione spagnola era un'opera difensiva realizzata dai Senesi nota come forte Sant'Ermo. Il forte è sede attualmente di un complesso abitativo chiuso al pubblico ma è possibile percorrere il camminamento difensivo che lo circonda.
Da qui si scende attraverso lo stesso sentiero a Porto Ercole, bellissima località balneare situata sul promontorio dell'Argentario.
In fondo alla zona portuale si trova l'antico nucleo abitativo raccolto dentro le mura ai piedi della Rocca Spagnola, nucleo al quale si accede attraverso la Porta Pisana, il punto in cui morì il 18 luglio 1610 Michelangelo Merisi noto a tutti come Caravaggio. E da qui si può seguire infatti il Percorso Caravaggio, una passeggiata nel cuore del borgo tra vicoli, piazzette che si affacciano sul mare raggiungendo infine con ripide scalinate la Rocca Aldobrandesca che, con la sua mole, sovrasta il paese.
Dopo una sosta panoramica mozzafiato, si scende seguendo la strada provinciale con la possibilità di visitare le belle spiagge Le Viste e la Piletta (in questa zona sono state girate molte delle scene del film "Il colibrì" di Francesca Archibugi) da cui si gode un bellissimo panorama sul Tirreno e l'Isolotto, un piccolo scoglio a poco più di 100 m dalla costa.
Ripresa la strada provinciale si raggiunge infine il Forte Stella (noi siamo passati attraverso un sentiero all'interno della macchia mediterranea per evitare la strada asfaltata). Il Forte Stella, costruito nel 1557, ha la sua particolarità nella forma a stella; tutta la struttura è circondata da un fossato e l'unico punto di accesso è formato da un ponte levatoio.
Si ridiscende infine verso Porto Ercole con un percorso in parte sulla strada provinciale e in parte su sentieri sterrati nella macchia mediterranea.
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Una passeggiata attraverso chiese, cimitero monumentale Verano, parchi e per finire una visita alle splendide catacombe di Priscilla.
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La Palanzana, il Monte che la sovrasta, domina sulla città di Viterbo. Caratterizzato da una fitta vegetazione di querce, aceri e castagni, conserva resti di antiche pestarole, mulini, canalizzazioni di corsi d’acqua, cave di peperino e ciò che rimane di un’antica abbazia. Dalla sommità del monte si può godere di una vista mozzafiato e, se si è particolarmente fortunati è possibile ammirare il Lanario, piccolo falco abitante della Riserva. La Palanzana sovrasta la città dei Papi, con la sua mole imponente e rassicurante. La sua origine vulcanica è evidente nella sua orografia, che alterna terreni dal suolo ricco, su cui cresce una rigogliosa vegetazione, a salti di nuda roccia. Questa è perlopiù peperino, la tipica pietra vulcanica usata per edificare i quartieri e i palazzi medievali.
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Immancabile la tradizionale escursione in notturna con sosta a Ponte Sasso.
Le adesioni dovranno essere comunicate entro e NON OLTRE le ore 20:00 di martedì 29 agosto chiamando Sandro al nr. 328-8967576.
Escursione riservata ai soli iscritti all’Associazione.
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. anello di Campo Pericoli.
Breve itinerario che permette di girovagare in lungo ed in largo all’interno dell’anfiteatro di Campo Pericoli e di visitare il rifugio Garibaldi (2231 mt), il più antico del Gran Sasso, costruito nel lontano 1886. Dal piazzale di Campo Imperatore (2130 mt), dove si parcheggia, si passa a sinistra dell’Osservatorio e si inizia a salire seguendo l’evidente sentiero. Dopo alcuni tornanti si devia a destra traversando i pendii di Monte Portella fino a raggiungere la Sella di Monte Aquila (2335 mt). Dalla Sella si scende leggermente si tralascia il sentiero verso destra, che risale verso Monte Aquila-Sella di Corno Grande, si traversa per un breve tratto la conca di Campo Pericoli ed al primo bivio si
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Impegnativa escursione che ci permetterà di visitare “Valle Scura” una delle più belle e selvagge valli del Reatino. La difficoltà del percorso ha contribuito a preservare specie animali e vegetali scomparse altrove anche a causa dell’impatto del turismo di massa. Dal Rifugio Sebastiani saliremo per la strada asfaltata che conduce al Passo di Leonessa. Dopo un paio di tornanti si arriva ad un piccolo parcheggio a destra da dove partono, tra gli altri, i sentieri 440 e 405. Seguiremo l’ampio sentiero per alcuni chilometri fino a che si intravede in basso a destra una piccola costruzione; ad un bivio prenderemo la strada che scende a destra in quella direzione. Su un masso, sempre a destra, è indicata la via per il Rifugio Porcini ormai abbandonato ed utilizzato per il ricovero del bestiame. Continueremo a scendere molto sempre all’interno del bosco fino ad incrociare a destra degli ometti in pietra che conducono alla base della Cascata di Malopasso per un sentiero appena evidente. Per il ritorno dovremo affrontare la gran parte del dislivello in costante e ripida salita che, in circa tre ore ci riporterà in vista del Rifugio Sebastiani.
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Dalla Piana di Campo Imperatore si prende la sterrata molto evidente, e dopo circa 1 km inizia il sentiero segnato con i segnavia CAI. La salita è subito impegnativa fino ad arrivare alla prima cima e poi in cresta si arriva alla cima ovest del Monte Bolza, dove si scorge in lontananza Rocca Calascio.
Si segue tutta la cresta su salti di roccia fino a giungere alla Cima Est del Bolza, con qualche passaggio di primo grado e alcuni punti esposti, con vista su Castel del Monte. Si scende dalla cima e si prende il sentiero evidente nella vallata passando a seguire per il sentiero Italia e si prosegue per il Canyon Scoppaturo, per poi ritornare alla macchina per sentiero erboso.
Il Canyon dello Scoppaturo o della Valianera è uno dei luoghi più belli e suggestivi in Abruzzo. Siamo nell’altopiano di Campo Imperatore, nel cuore dell’appennino italiano, a quota 1500 metri sul livello del mare.
Siamo in uno dei posti naturali più selvaggi e scenografici ed infatti è qui che sono stati girati molti dei film spaghetti western diventati cult del cinema italiano. E la mente vola subito verso l’immortale “…Continuavano a chiamarlo Trinità” con Bud Spencer e Terence Hill del 1971.
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gentili soci,
Come da programma sabato 14 ottobre e domenica 15 ottobre saremo a Bologna con il seguente programma provvisorio.
Considerando che Bologna è un importante centro fieristico internazionale, quindi sempre super affollata è opportuno bloccare le camere di alberghi con largo anticipo.
prenotazioni:
333 8946791
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Escursione impegnativa fisicamente, ma appagante per per la visione panoramica.
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eh si!!! le. tradizioni vanno rispettate e noi saremo presenti , anche questo anno, presso la Cantina Castello di Corbara per un bel giro attraverso il vasto territorio dell'azienda e deliziare del buon vino.
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Impegnativa escursione che ci permetterà di visitare “Valle Scura” una delle più belle e selvagge valli del Reatino. La difficoltà del percorso ha contribuito a preservare specie animali e vegetali scomparse altrove anche a causa dell’impatto del turismo di massa.