Passeggiate in gruppo a scopo di svago e culturale
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La suggestiva Valle delle Cento Cascate prende il nome dal numero delle cascatelle (circa 100) che il torrente Fosso dell'Acero alimenta nella sua vorticosa discesa tra i faggi secolari; l'area è punteggiata da stupendi fiori selvatici, tra cui diverse specie di orchidee.


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Suggestiva escursione che ci porterà in uno dei luoghi più importanti della spiritualità mondiale.
Il percorso si snoda inizialmente all’interno del Bosco curato dal Fondo per l’Ambiente Italiano; un sentiero ben marcato attraverso carpini, ginestre, aceri e querce roverelle conduce alla Basilica di San Francesco. Successivamente si seguirà un sentiero che costeggia il torrente Tescio fino a tornare al punto di partenza.
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L’itinerario proposto, essenzialmente naturalistico, permette di apprezzare al meglio il paesaggio della montagna cortonese a cominciare dai principali tipi di vegetazione. Sul versante esposto a sud sono infatti presenti le cerrete, i lembi di lecceta, i castagneti; nelle aree di crinale dominano gli arbusteti e le praterie; estesi anche gli impieanti artificiali di conifere. Sul versante esposto a Nord, rivolto verso la Valtiberina, si distignue, nella parte più elevata, la presenza di una rigogliosa vegetazione forestale a prevalenza di castagno. Sui crinali tuttora occupati da praterie e cespugli si trova oggi l’avifauna più interessante. Fra i rapaci più importanti il Biancone, l’Albanella minore, la Poiana, il gheppio, lo sparviero ed il pecchiaiolo. Fra i piccoli volatili la Magnanina, la Sterpazzola, l’Allodola, lo Zigolo. Fra i mammiferi soprattutto il cinghiale.
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Il parco di Turona, un luogo ricco di tracce del passato. Qui furono rinvenute numerose tombe etrusche, già violate ai tempi della scoperta, ma passeggiando nel bosco potremo osservare le fondamenta di un imponente tempio e tracce di un antico abitato.
Inoltre è possibile ammirare i resti di mulini ad acqua che utilizzavano la forza del fosso dell’Arlena. La riserva occupa un territorio perlopiù boschivo e collinare, circondato da coltivi e offre numerosi affacci panoramici sul lago di Bolsena.
Alcune cascate, osservabili lungo il percorso della Via Francigena che da qui passa, impreziosiscono il rigoglioso sottobosco, ricco di interessanti specie floreali, tra cui alcune rare orchidee.
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Variante del percorso con passaggio per Monte Pausillo e Torre Geremia
La Via Romea Germanica è stata una antica e frequentatissima via di pellegrinaggio, che conduceva a Roma alla cattedra di San Pietro per i cristiani del Nord Europa, in particolare provenienti dalla Germania, dall’Austria e dalla Polonia. Il percorso fu descritto nel 1256 dall’abate Alberto del convento di S. Maria di Stade in Germania (cittadina che si affaccia sul Mare del Nord). Recentemente è stata riconosciuta dalla Comunità Europea come antica via di grande interesse culturale al pari della Via Francigena.
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Una giornata di divertimento con i ragazzi dell'Associazione Tartaruga XYZ
Leggi tutto: escursione 26 marzo 2021 con Ass. Tartaruga XYZ
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a chi interessa è possibile pranzare presso una nota trattoria nel centro di San Quirico (cucina tipica toscana). La prenotazione va fatta tassativamente entro mercoledì 9 marzo inviando una mail a
Chi opta per il pranzo al sacco può prenotare entro e non oltre venerdì 11.
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Fra le destinazioni vicino Siena che dovreste assolutamente conoscere c’è San Quirico d’Orcia e noto per essere un borgo situato nel cuore della Val d’Orcia, Patrimonio Unesco che tutti dovrebbero visitare almeno una volta nella vita.
In primo luogo, va ricordato che San Quirico si trova a metà strada tra Montalcino e Pienza, e in virtù della posizione sopraelevata, regala vedute incredibili sui paesaggi che hanno influenzato tanti artisti nel corso dei secoli.
Le tappe imperdibili a San Quirico d’Orcia
In questa zona, tra l’altro, potrete vedere i cipressi più fotografati da turisti e non solo: si trovano sulla destra, provenendo da Siena, dopo un lungo ponte e prima di entrare nel borgo.
Il nome Quirico deriva da quello del bambino che assieme alla madre Giulitta, morì martire al tempo dell’Imperatore Diocleziano, nel 304 d.C. circa. La chiesa più importante della città, infatti, è intitolata a Quirico e Giulitta ed è nota anche come Collegiata di San Quirico.
Questa è la prima tappa, appena giunti al borgo, che un tempo era sulla direttrice della Via Francigena, oggi tornata a essere un itinerario molto amato dagli appassionati di slow tourism.
La Collegiata fu costruita intorno al XII secolo, lo stile architettonico è romanico all’esterno (la facciata è la parte più antica) e barocco all’interno, dove sono custodite opere come la pala d’are quattrocentesca con la Madonna col Bambino, gli angeli e i santi (fra i quali San Quirico) su uno sfondo dorato, di Sano di Pietro, mentre nella lunetta sono raffigurati la Resurrezione e la Discesa di Cristo al Limbo.
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Anche arte e storia nelle nostre escursioni....
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L'escursione con ciaspole in programma sui monti Simbruini viene annulla causa mancanza neve.
In alternativa si propone un bel giro attorno il lago di Mezzano.
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Dal borgo Fantasma al paese delle fiabe Breve descrizione dei borghi
Celleno Antica sorge a 350 metri di altezza e a circa 1,5 km dal nuovo centro su uno sperone di tufo, tra due torrenti che gradatamente sfociano verso il Fiume Tevere. Il basamento di tufo ove poggia il borgo è soggetto a una lenta e progressiva erosione che sta mettendo in serio pericolo la sua stessa stabilità.
Colpito da epidemie e frane fu distrutto da un terremoto nel 1931.
Il Castello Orsini, posto all’ingresso della Celleno Antica, è sicuramente la costruzione più bella e suggestiva da visitare all’interno del borgo. Circondato da un fossato, il castello è munito di un imponente fortilizio e di una grande torre di guardia.
Dalla piazza sotto il castello (Piazza del Mercato), denominata “il Torracchio” si accede alla piazza principale (Piazza del Comune) salendo una scalinata (Via del Ponte). Dalla Piazza del Comune si può salire al castello superando un ponte in muratura ad arcata unica. Alla fine del ponte si trova un bel portale, oltrepassato il quale si trova l’accesso agli ambienti, non tutti visitabili a causa di alcune parti frananti.
L’abitato di Roccalvecce ha origini, etrusche, divenne, poi, un “castrum” romano. Durante tutto il 1200 e gli inizi del 1300 il castello fu proprietà di vari Signori e, dopo numerosi passaggi di mano, nel 1642 fu acquistato dalla famiglia Costaguti che, da allora ne detiene la proprietà.
Leggi tutto: escursione 20 febbraio 2022 - dal borgo fantasma al paese delle fiabe
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Passeggiata con le ciaspole sulla neve.
Le racchette da neve (o caspe, ciaspe, ciaspole oppure anche ciastre) sono uno strumento che consente di spostarsi agevolmente a piedi sulla neve fresca poiché aumenta la superficie calpestata e quindi anche il "galleggiamento", tipicamente usate in attività di escursionismo su ambiente innevato. Inizialmente erano fatte di corda intrecciata e legno, oggi sono per lo più di plastica o di materiale simile. Il nome "ciaspole" è un termine del ladino noneso (val di Non), è entrato nel linguaggio comune dopo il successo de "La Ciaspolada". La prima edizione ha avuto luogo a Tret, frazione di Fondo (val di Non), con partenza ed arrivo in località
Plazze.
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Per domenica 30 gennaio sono previste due tipologie di escursioni.
- La prima è una bellissima passeggiata sulla neve con ciaspole attraverso lo splendido paesaggio di Campo Felice.
- La seconda è una interessante passeggiata, tratto del cammino dei Borghi Silenti.
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Un’affascinante camminata lungo le spiagge del Lago di Bolsena, attraverso i comuni di San Lorenzo Nuovo, Grotte di Castro, Gradoli e Capo di Monte con la visita ai ruderi dell’antica Chiesa dei Templari di San Giovanni in Val di Lago.
Leggi tutto: escursione 23 gennaio 2022 - San Lorenzo Nuovo a Monte Bisenzio
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CENNI STORICI.
Nella tavoletta IGM (1: 25.000) il sito viene denominato Podere Castellaccio.
Nell’elenco dei siti archeologici del comune di San Venanzo, in località Cannella il Podere Castellaccio ospita una struttura di fortificazione.
Quasi certamente il toponimo sta ad indicare i resti imponenti del castello di Melonta, appellativo quest’ultimo che deriva dal vicino rilievo.
Nel 1895 fu fortuitamente rinvenuta sulla cima del Monte Melonta la metà spezzata di un disco in pietra di circa 75 cm., recante un’iscrizione incisa, frammentaria:[than]achvil nuzarnai.
Leggi tutto: Escursione 16 genn 2022 . Anello del Castellaccio
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Con l'arrivo del nuovo anno ricominciano gli impegni della nostra Associazion: numerosi gli appuntamenti per tutti gli amanti del trekking.
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Il comune di Lugnano in Teverina, geograficamente nella Valle del Tevere, fa parte dell'Associazione nazionale città dell'olio e del club I borghi più belli d'Italia.
Dal settembre 2014, come in molti comuni d'Italia, è stato adottato il consiglio comunale dei ragazzi.
Fare clic QUI per visualizzare la scheda tecnica.
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Una buona occasione per ammirare paesaggi meravigliosi attraverso un percorso nel pieno della natura autunale.
Vedi la SCHEDA
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Una bella escursione in zona, nei pressi di Montecchio
Clicca su SCHEDA per vedere o scaricare il programma.
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Si tratta di un fosso non di grande portata, ma lungo il suo corso propone un meraviglioso paesaggio.
Il fosso Romealla parte dal Torrone ed attraversa Castel Giorgio, dove è conosciuto come fosso della Madonnina o delle Rocchine e va ad alimentare il Fiume Paglia. Nel suo tragitto, oltre a raccogliere altri piccoli rivoli d’acqua, crea una serie di cascatelle molto pittoresche ed infine una cascata vera e propria molto imponente. Questa si trova vicino alla strada che scende nella valle di Benano, in prossimità del Podere Sant’Antonio.
Per un primo tratto è possibile passeggiare osservando il fosso dall’alto; c’è infatti un sentiero ben visibile che in passato veniva usato dai contadini del luogo, c’è anche un fontanile in disuso, ed ancor prima di loro dagli etruschi. Ci sono addirittura delle tombe etrusche scavate nel tufo. Alcune sono ben visibili, altre sono chiuse da porte di legno in quanto i contadini negli anni passati le hanno convertite in cellai.
La vista del fosso dall’alto è incredibile, soprattutto nei periodi di piena che fanno seguito grosse piovute.
Sempre dall’alto è possibile ammirare altri piccoli fossi o dei piccoli rigagnoli che, raccogliendo l’acqua dai campi circostanti, vanno ad ingrossare il corso che poi origina la cascata. per vedere il programma
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un'escursione che offre sempre il suo fascino.
Le Vie Cave sono opere uniche al mondo, un patrimonio di enorme importanza storico culturale e suscitano un'attrazione irresistibile.
In tutto sono alcune decine ed hanno dimensioni variabili: larghe tra i due ed i quattro metri, in altezza alcune arrivano a sfiorare i venticinque metri e sono lunghe fino al massimo di un chilometro. Si possono percorrere a piedi o a cavallo. Camminare lungo questi sentieri regala grandi suggestioni si ha l’impressione di attraversare un mondo fiabesco. Ci si addentra nella terra, tra pareti vertiginose, incisioni misteriose ed una natura avvolgente dal fascino primordiale. In alcuni tratti le fronde degli alberi hanno creato una sorta di tetto vegetale tra le alte pareti di roccia, in cui i raggi filtranti del sole creano suggestivi giochi di luce.